Effetto Expo2015: prime ricadute (e leggere cadute)

Francesca Panzarin |

Milano. Dopo i tanti annunci e le infinite polemiche (alcune fondate, altre meno), trascorsi ormai quasi due mesi dall’apertura, si iniziano a fare le prime valutazioni reali del cosiddetto “effetto Expo”.
Che cosa sia l’evento che si sta svolgendo nel sito espositivo è ormai chiaro e condiviso: Expo è un grande parco di divertimenti evoluto.
«Mi piace perché è popolare, non è come il Salone del mobile o la Biennale dove il pubblico è omogeneo” lo ha descritto in una recente intervista Paola Antonelli, curatrice del Dipartimento di architettura e design del MoMa di New York.
I padiglioni più visitati sono quelli che propongono un'esperienza sensoriale coinvolente e tecnologica (USA, Emirati Arabi, Germania) o che conducono il visitatore in percorsi inusuali con scenografie di grande effetto (Brasile, Austria, Svizzera, Corea del Sud). L'architettura elaborata (Padiglione Zero, Cina, Kuwait) e
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