E che Festival di Fotografia sia!

A Torino una manifestazione annuale a partire dal 2024. Il direttore, che avrà un incarico di tre anni, sarà scelto tramite una procedura internazionale

Una veduta della mostra di Paolo Pellegrin «La fragile meraviglia. Un viaggio nella natura che cambia», Torino, Gallerie d'Italia,. Foto Michele D’Ottavio © Gallerie d’Italia - Intesa Sanpaolo
Chiara Massimello |  | Torino

Come annunciato alla fine dell’anno, è arrivato il bando per quello che si annuncia essere un nuovo, importante evento dedicato alla fotografia a Torino e in Italia. La Fondazione per la Cultura del capoluogo sabaudo ha pubblicato ieri il documento. C’è tempo fino alle ore 12 del 10 febbraio per inviare le domande di partecipazione per la direzione artistica del Festival Internazionale di Fotografia di Torino. «Un appuntamento di rilievo capace di posizionarsi nel panorama internazionale grazie a proposte di qualità, mostre, incontri, attività didattiche, eventi, committenze e produzioni ad hoc».

A presentarlo a metà novembre erano state le principali istituzioni del territorio: Regione Piemonte, Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo. Quest’anno verrà lanciato il progetto (una sorta di numero 0) con eventi di presentazione «in spazi urbani ed extra urbani diffusi, al chiuso e open air» (per un budget previsto di 300.000 Euro). Nel 2024-25 le prime due edizioni (con uno stanziamento di 600.000 Euro per anno). Data prevista: dal 15 aprile al 15 maggio.

Tra i compiti della Fondazione per la Cultura Torino vi è l’individuazione e assegnazione dell’incarico della direzione artistica che dovrà avvenire mediante «procedura di selezione indirizzata a primari esperti curatori (persone fisiche, collettivi o enti) in ambito nazionale e internazionale e secondo le linee guida ed i criteri stabiliti». Il direttore artistico avrà un incarico triennale e dovrà «definire il progetto e le sue azioni, recependo le indicazioni e linee guida da parte della Cabina di Regia» e «coinvolgere le istituzioni, i musei, le fiere, le iniziative e gli spazi d’arte torinesi e piemontesi che già lavorano nel mondo della fotografia» e altri partner, anche non necessariamente connessi al mondo della fotografia. Sembrerebbe un ottimo inizio d’anno.

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