Drouot lancia il vetting anche per le aste

Marie Potard |  | Parigi

Allo scopo di consolidare la sua immagine e credibilità, Drouot ha ritenuto necessario fare ricorso a un vetting (comitato di esperti). Un modo per risanare il mercato ed evitare che un solo esperto si pronunci su un lotto.

«È necessario evitare che un oggetto snaturi la qualità dell’esposizione trasmettendo una cattiva immagine della vendita e, attraverso di essa, del mercato», spiega Michel Maket, presidente del Sfep (il sindacato francese degli esperti professionali di opere d’arte e oggetti da collezione).

Inoltre, tre organizzazioni professionali, lo Sfep, la Cne (Compagnie Nationale des Experts) e la Cnes (una Camera nazionale degli esperti d’oggetti d’arte e da collezione) hanno concluso accordi con Drouot per intervenire, e solo in questo contesto, in occasione cioè di vendite collettive di commissaire-priseur in diversi settori, di vendite miscellanee, per i lotti importanti, o quando un oggetto
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