Disegnare è pensare

Gianfranco Baruchello, «L’imagination au pouvoir», 1968. Foto: Ezio Gosti
Luana De Micco |  | Nizza

Gianfranco Baruchello e Nikolaus Gansterer sono protagonisti alla Villa Arson fino al 27 maggio. Il primo «appartiene a quella generazione di artisti per i quali l’arte era prima di tutto una forma di vita, e in questo caso specifico un bolide sperimentale lanciato sulle strade dell’esistenza», scrive Nicolas Bourriaud, curatore della mostra. La retrospettiva di Nizza ripercorre tutta la carriera dell’artista nato a Livorno 94 anni fa, pittore dell’avanguardia postmoderna, amico di Duchamp e Deleuze, vicino a John Cage, alla Pop art e all’Espressionismo astratto americano, ma anche regista e poeta, nonché militante ecologista e fondatore nel 1973 dell’Agricola Cornelia, un’azienda agricola nata alla periferia di Roma per combattere la speculazione edilizia. La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Baruchello.

Il secondo artista è austriaco, nato a Vienna nel 1974. Con
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