Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliAttraverso l’esposizione di quaranta acquarelli di vario formato, Pedro Cano (Blanca, Spagna, 1944) racconta la sua «Memoria delle città» nelle sale del Prac - Pietro Renna Arte Contemporanea sino al 6 maggio
L’esperienza di Cano, praticata con viaggi nei Paesi del sud del mondo, svela e coglie la luce mediterranea dell’Italia, della Grecia, della Libia, della Siria, del Marocco e della Transgiordania, quindi, più in particolare, dei suggestivi siti e città che reinterpreta: Roma, Napoli, Pompei, Villa Adriana, Ragusa, Matera, Atene, Patmos, Spalato, Gadames, Palmira, Damasco, Meknés, Marrakech, Gerasa e Cirene.
L’artista spagnolo, ma italiano d’adozione, trasferisce sulla carta le emozioni che cattura con uno sguardo dal vero, contemplando quei luoghi dove la luce esaltata i monumenti (o parti di essi), vere e proprie porte su altri mondi, e dove il silenzio e la lentezza diventano gli strumenti per fare esperienza di vita.
«Io lotto con il foglio di carta, ingaggio con la carta una vera e propria battaglia», dichiara Cano, riferendosi all’assenza di una rappresentazione mimetica della realtà a favore, invece, di un’immersione plurisensoriale che trasfigura i luoghi e fa affiorare la memoria personale e quella delle stesse architetture, che diventano moltiplicatori di sguardi e quindi di significati per l’opera.
Gli acquerelli costituiscono, dunque, nuove occasioni per compiere esperienze emozionali, tuffi in atmosfere intime più che in luoghi reali.
Altri articoli dell'autore
Nel Museo Filangeri di Napoli un dialogo tra le opere dell’artista argentino e le porcellane di Meissen e di Capodimonte, impermeabili allo scorrere del tempo
Nell’intervento site specific, che l’artista norvegese ha realizzato nel Teatro di Corte, «il visitatore si specchia e si perde, risucchiato in un senso di smarrimento»
Oltre alle opere dell’artista russa Alina Chaiderov dal 23 maggio anche un omaggio a Tomaso Binga
Lo stilista e imprenditore umbro ha ricevuto dall’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli il dottorato honoris causa in Design per il Made in Italy: Identità, Innovazione e Sostenibilità. La sua appassionata Lectio magistralis dedicata a «Il Genius loci, maestro delle arti»