Di chi è lo scatto vincente

Un panorama dei più importanti premi di fotografia in Europa

Alfredo Jaar
Monica Poggi |

Continua a crescere l’impegno delle istituzioni europee nei confronti della fotografia: puntuali le edizioni dei premi, da quelli che hanno fatto da apripista e vantano decenni di attività fino ai più recenti, tutti con l’obiettivo di sostenere e promuovere gli sviluppi del linguaggio fotografico contemporaneo. Tra i nuovi nati si segnala l’Andy Rocchelli Grant promosso da Cesura (con il sostegno del Ministero della Cultura) in onore del fotografo e cofondatore del collettivo, morto nel 2014 durante la realizzazione di un reportage in Ucraina.

La giuria, composta da David Campany, Tamara Corm, Arianna Arcara, Lucia Rocchelli e presieduta da Alex Majoli, su una selezione di 15 finalisti deve individuare l’autore del miglior dummy fotografico inedito, da premiare con la pubblicazione del libro da parte di Cesura Publish. La shortlist è stata resa nota il 24 settembre, il nome del vincitore in dicembre. Anche la spagnola Fundación MAPFRE ha deciso di supportare la produzione di specifici progetti attraverso questa modalità.

Si è da poco conclusa la raccolta delle candidature del nuovissimo premio del valore di 25mila euro, i cui esiti verranno resi noti il prossimo novembre. «Con questo premio, la fondazione vuole rafforzare il suo supporto alla creazione artistica, permettendo al profilo professionale del vincitore di emergere sulla scena artistica nazionale e internazionale», sottolinea Nadia Arroyo, manager dell’area culturale della fondazione, «accompagnandolo nella sua crescita con un significativo supporto economico e organizzando una mostra del suo lavoro, ideandone il relativo catalogo».

Fondato nel 1996 dalla Photographers’ Gallery di Londra, e ora al suo 25mo anniversario, il Deutsche Börse Photography Foundation Prize si conferma uno dei più prestigiosi. A inizio settembre è stata annunciata la vincitrice di quest’anno: è l’artista cinese Cao Fei, che riceverà circa 35mila euro grazie alla capacità di raccontare, attraverso differenti linguaggi, narrazioni distopiche che indagano l’enorme impatto delle nuove tecnologie nella vita di tutti noi.

La scelta dell’Académie des Beaux-Arts francese è ricaduta invece su una star come Annie Leibovitz, che ottiene il Photography Award - William Klein, del valore di 125mila euro. Con una cadenza biennale, il premio è nato nel 2019 in onore del celebre fotografo americano e ha avuto come primo insignito il reporter indiano Raghu Rai. Dal 27 ottobre al 28 novembre l’Institut de France ospita una mostra che ripercorre la carriera della Leibovitz.

Dal 15 ottobre al 23 gennaio anche l’Hasselblad Foundation dedica ad Alfredo Jaar, vincitore dell’Hasselblad Award 2020, un’esposizione nella propria sede. Oltre alla mostra, all’artista cileno spettano circa 100mila euro, una medaglia d’oro e l’onore di far parte della lista dei 40 autori che dal 1980 ad oggi hanno ottenuto questo importante riconoscimento, ogni anno destinato a un artista il cui lavoro rappresenti un apporto rilevante per l’evoluzione della storia della fotografia mondiale.

Dedicato a progetti legati al tema della sostenibilità, e istituito nel 2008, il Prix Pictet annuncerà il proprio vincitore il 15 dicembre durante l’inaugurazione di «Fire», titolo e tema della mostra dei dodici progetti finalisti al Victoria and Albert Museum di Londra. A ottenere il premio di circa 90mila euro lo scorso anno è stata l’artista ivoriana Joana Choumali. Nato nel 2009 e rivolto anch’esso a una fotografia di stampo impegnato, il Carmignac Photojournalism Award ogni volta elegge come terreno d’azione un Paese diverso, per concentrarsi «sulla violazione dei dirtitti umani nel mondo e sulle questioni geostrategiche correlate». Il vincitore, preceduto da Finbarr O’Reilly che nel 2020 ha lavorato in Congo, verrà annunciato il prossimo novembre e riceverà una sovvenzione di 50mila euro per la realizzazione di un reportage di 6 mesi in Venezuela.

© Riproduzione riservata Finbarr O’Reilly Joana Choumali Annie Leibovitz Cao Fei. Foto di Myrzik & Jarisch
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