Deutschic in Tailleur e lamé

Chiara Coronelli |  | Monaco

Considero mio dovere essere per quanto posso di bell’aspetto. Con il mio esempio voglio aiutare le donne tedesche a diventare vere rappresentanti della loro razza». Parole che si possono ancora ascoltare nel discorso con cui Magda Goebbels nel 1933 inaugura il Deutsche Modeamt (Ufficio della Moda Tedesca), di cui è presidente. Unica donna a giocare un ruolo pubblico nella Germania nazista, tanto che si presta al ruolo di first lady ogni volta che il Führer lo richiede, la moglie del ministro della Propaganda del Terzo Reich diventa il modello della modernità femminile tedesca: impeccabile, madre di sei figli, bella e soprattutto elegante. Eppure, per quanto funzionale all’immagine cosmopolita che il regime intende esportare, la sua figura incarna quella sorta di «schizofrenia» che affligge la moda della Germania negli anni Trenta, divisa tra forze contradditorie che se da un lato vogliono la conferma di una
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Chiara Coronelli