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Demoni di un filosofo del Settecento

Chiara Pasetti

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Diderot e il demone dell’arte Roland Barthes, Sergej M. Ejzenštejn, Jean-François Lyotard (et alii)Denis Diderot (1713-84) è uno dei filosofi più indagati dal Novecento, specialmente per ciò che riguarda la sua teoria estetica.
Il ricco volume Diderot e il demone dell’arte (a cura di Michele Bertolini, che traduce anche i saggi inediti in Italia qui raccolti), seleziona alcune fra le letture novecentesche più significative riguardanti lo sguardo del filosofo in materia artistica.

Impegnato in un confronto diretto con le arti della rappresentazione (teatro, pittura, pantomima, danza), Diderot ancora una volta, attraverso i testi qui presentati (tra i tanti inediti, quello di Lyotard sulla pittura, quello di Starobinski che attraversa le varie fasi della produzione di Diderot, e il saggio di Fried su «pittura e spettatore nell’epoca di Diderot»), con il suo inconfondibile stile di pensiero e scrittura brilla per la sua capacità «di parlare alla contemporaneità con forza, proprio in virtù della sua lontananza» (dalla prefazione del curatore M. Bertolini). 


Diderot e il demone dell’arte
Roland Barthes, Sergej M. Ejzenštejn, Jean-François Lyotard (et alii)
a cura di Michele Bertolini
245 pp., ill.
Mimesis, Milano-Udine 2014
€ 20,00

Chiara Pasetti, 20 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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