Dall’orto del Carciofo al re di Francia

Maria Grazia Bernardini |

È di grande interesse il volume dedicato al Recueil de peintures antiques, a cura di Erminia Gentile Ortona e Mirco Modolo ed edito da De Luca Editori d’Arte, in quanto non solo pone all’attenzione degli studiosi un testo noto solo a una ristretta cerchia di specialisti e che fu di importanza fondamentale per il futuro sviluppo del Neoclassicismo, ma, grazie anche all’analisi della corrispondenza intercorsa tra gli autori del testo (il conte di Caylus, Pierre Jean Mariette e l’abbé J. Jacques Barthélemy), eruditi italiani (padre Paolo Maria Paciaudi e monsignor Giovanni Gaetano Bottari) e Mathieu de la Teulière, direttore dell’Accademia di Francia in quegli anni, fa emergere con evidenza la vivacità del mercato di stampe e l’interesse del re Luigi XIV e dei suoi stretti consiglieri per il mondo antico. 

Il Recueil de peintures antiques, uscito a Parigi tra il 1757 e il 1760, è un volume
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