Dal 2 giugno riapre il Museo Egizio

Christian Greco: «Un museo è la casa di tutti, parte della comunità in cui è inserito»

Christian Greco
Christian Greco |

«Abbiamo affrontato la chiusura per l’emergenza virus traslando sulle piattaforme digitali il racconto delle collezioni, per continuare ad assolvere alla missione del museo: essere un luogo di cultura accessibile a chiunque, in ogni forma e situazione. Il museo è patrimonio della comunità ed è doveroso porsi a disposizione del pubblico, anche con la tecnologia, strada peraltro da noi intrapresa da tempo, digitalizzando la collezione per ampliarne il bacino d’utenza e permettere a tutti d’accostarsi ad essa.

Ora, il futuro a cui si prepara l’Egizio, al di là dei temi organizzativi, riparte da questo principio: la cultura lega l’uomo al suo prossimo creando uno spazio comune di esperienze, attese e azioni ma lega anche il passato al presente, modellando e attualizzando i ricordi, portando immagini e storie di un altro tempo nell’oggi, così da generare speranza e ricordo. Un aspetto alla base del concetto stesso di museo. L’Egizio continuerà a prendersi cura delle collezioni, a essere la casa di tutti, parte attiva della vita della comunità in cui è inserito».

a cura di Alessandro Martini

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