Da Traffic tre artiste tra realtà e irrealtà
Nella galleria di Bergamo Lorenza Boisi, Beatrice Meoni ed Elisa Muliere presentano lavori recenti e inediti

A partire dal 18 novembre, Traffic Gallery ospita nei propri spazi la mostra di pittura e scultura «Due o tre cose…», con lavori recenti e inediti di Lorenza Boisi (Milano, 1972), Beatrice Meoni (Firenze, 1960) e Elisa Muliere (Tortona, 1981). Curata dalla storica dell’arte Cristina Principale, l’esposizione è realizzata in collaborazione con The Blank Contemporary Art e si inserisce nell’ambito della 13ma edizione di ArtDate, il festival di arte e cultura contemporanea organizzato annualmente a Bergamo e provincia.
Il titolo della collettiva, che fa riferimento puramente nominale al film «2 ou 3 choses que je sais d’elle» (Due o tre cose che so di lei) di Jean-Luc Godard (Francia, 1967), dà conto dell’approccio curatoriale con il quale si è deciso di esporre «giusto alcune opere» e gioca, in senso volutamente ironico, col peso e il valore delle ricerche di queste artiste, significative nel panorama italiano.
In un continuo travaso di realtà e irrealtà, muovendosi tra poli opposti, dal figurativo all’informale-astratto, il progetto (visibile sino al 13 gennaio 2024) intende promuovere cognizioni ed emozioni alternative, piuttosto che individuare un paradigma comune della rappresentazione. Il percorso, che si sviluppa intorno a circa 20 elementi tra quadri ad olio e acrilico su tela e tavole, sculture, ceramiche e contaminazioni di queste con scampoli di tessuto, non disdegna l’inciampo. Tutt’altro, incentiva le divagazioni, le traiettorie a «zigzag», il salto da una suggestione all’altra.
Artista versatile, Boisi incorpora nelle sue produzioni vari elementi, sia del mondo naturale che dell’esperienza umana. Il cromatismo acceso dei suoi quadri coglie i soggetti in momenti di introspezione e contemplazione, dando vita a un sistema di visioni e ricordi che compongono un album familiare, senza però scivolare nel territorio dell’autoreferenzialità. Più ambigue le presenze di Meoni, che abitano uno spazio immaginario tra il vero e il possibile, secondo quella che la curatrice definisce «una riscrittura poetica del vivere». Intima invece la ricerca di Muliere che, con il suo linguaggio trans-disciplinare, indaga la complessità dell’animo umano generando visioni criptiche e non immediatamente decifrabili.
«La pittura continua ad essere la prima della classe, conclude Roberto Ratti, titolare di Traffic Gallery. Lo dimostra la rassegna “Pittura Italiana Oggi” a cura di Damiano Gullì, in corso alla Triennale di Milano, nella quale sono raccolti anche dipinti di Boisi e Meoni. Attraverso queste tre autrici, la mostra vuole sondare il rapporto tra realtà e irrealtà in un momento in cui è difficile accertare la fonte da cui arrivano le informazioni. Cosa è vero oggi? Cosa è falso? Osservare il mondo attraverso gli occhi degli artisti può aiutarci a cercare le risposte e offrirci visioni sempre nuove».
