Da SmART una mostra in 5 movimenti

Foto, video, oggetti, disegni e installazioni di Roberto Fassone rileggono gli spazi espositivi

«Copia unica della reincarnazione» di Roberto Fassone
Giuglielmo Gigliotti |  | Roma

Piemontese, 35enne, Roberto Fassone ha progettato, per la sua mostra «Graziosi abissi» presso SmART – polo per l’arte, una danza «in cinque movimenti». Fino a giugno, le sue opere (foto, video, oggetti, disegni, installazioni) muteranno di collocazione negli articolati ambienti della galleria, scandendo, «come in una coreografia», gli appuntamenti nel tempo, intesi come rilettura dello spazio.

Il flusso delle mostre-movimento, già avviato, vivrà rinnovati assestamenti il 14 marzo, il 2 maggio e il 20 giugno, data di chiusura della mostra.  Curatore ne è Saverio Verini. Tra le opere, anche attestati di reincarnazioni: quello di Meret Oppenheim dichiara essere stata lei prima una quercia, e prevede il suo reincarnarsi futuro in un lingotto d’oro. Fotografie fermano il momento in cui Fassone chiede a piazza Duomo a Milano se si trova in un sogno, oppure illustrano la performance di chi, sulla cima di un monte, immagina di essere uno spiffero d’aria.

Il suono di un campanello segna il momento in cui da qualche parte nel mondo si ferma un orologio. Un video, «Trop de mots», gioca con l’essenza e la grafia dei numeri, mentre un calendario scandisce momenti, colori, cose, ritmi. Nel fondo di una sala, scatoloni affastellati sono l’effetto di un trasloco, e tra tutte gli oggetti che essi contengono, dichiarati con una scritta, l’artista non ha dimenticato le «allucinazioni».

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