New York. La nuova strategia delle grandi case d’aste internazionali, le cosiddette majors (Sotheby’s, Christie’s, Bonhams in primis) attuata per rilanciare a livello mondiale il mercato dell’arte antica, se non come in Italia languente e sovrastato da quello dell’arte contemporanea, certamente non più ricco di risultati eclatanti come negli anni passati, sta dando i suoi positivi frutti. Anche se all’apparenza sembrerebbe di aver solo rinnovato una definizione, cambiando l’«etichetta» Old Masters in Classical Art, la strategia è assai più complessa e comporta la creazione, in particolare sul mercato americano a New York, di vere e proprie settimane dedicate all’«Arte Classica» (ricomprendendo nel concetto anche l’Arte Orientale che sempre più si afferma come un asset fondamentale nei bilanci delle majors, data l’aggressiva vivacità dei compratori orientali verso il loro ... (l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)