Coro d’oro

Una mostra nella Reggia di Venaria che rende visibile genialità e magistero degli ebanisti piemontesi nel Sette e Ottocento

Il Gabinetto Etrusco del Castello di Racconigi ideato da Pelagio Palagi e realizzato da Gabriele Capello nel  1833-34
Roberto Antonetto |  | Venaria (To)

Una mostra coraggiosa, dati i tempi. Concentrata in mille metri quadrati (anche se gli spazi non mancano davvero alla Venaria) e ciononostante corrispondente agli intenti di costruire spettacolo e memoria intorno a un mestiere d’arte capace di infinite meraviglie.

Intanto una sfida è già vinta: l’appello ai collezionisti è stato raccolto in misura tale che la metà di quanto esposto proviene da prestatori privati ed è quindi visibile solo in questa occasione. Che la loro disponibilità faccia sperare in una conciliazione fra due mondi, il privato e il pubblico, spesso così reciprocamente diffidenti se non ostili? Si consoli peraltro il comune visitatore se la maggior parte di quegli arredi rimane irraggiungibile: non raramente le private collezioni sono la fase preliminare di un museo, e quindi di un ritorno alla comunità. L’altra metà del patrimonio esposto arriva dalle Residenze Reali, con le
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Roberto Antonetto