CONTINENTE ITALIA | Mario Airò
Artisti italiani, virtuosi non virtuali: le tecniche, i temi e le quotazioni di mercato dei nomi più votati dell'inchiesta

Il suo lavoro ha una marcata componente spirituale, alchemica e scientifica. L’Arte povera e le esperienze degli anni Sessanta sono i suoi primi riferimenti. Studia con Luciano Fabro all’Accademia di Brera e ha rapporti con artisti coetanei del gruppo «Lazzaro Palazzi». Esperienze che lo portano a concepire l’opera come un processo. I fenomeni vitali e la loro transitorietà sono manifestazioni estetiche e poetiche a cui l’artista dà una sintesi formale, sempre con lo sguardo rivolto all’arte classica e ai suoi codici ispirati alla natura.
Tra i suoi lavori recenti, «Modellare l’acqua» (2020), un’installazione ambientale in ceramica che racchiude l’essenza del suo lavoro. È una fontana ispirata al greto di un fiume: piccole forme in ceramica simili a ciottoli plasmano l’acqua che vi scorre attraverso finché, smettendo di cadere, si raccoglie in una vasca ed entra in uno stato di quiete.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1997, alla Biennale di Gwangju nel 2004 e alla Moscow Biennale of Contemporary Art nel 2005. Ha tenuto numerose personali in importanti musei internazionali.
Mario Airò, Pavia, 1961
• Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea, Torre Pellice / Torino
• Vistamare / Vistamarestudio, Pescara / Milano
• Bernier / Eliades Gallery, Atene / Bruxelles
• Sculture, installazioni, pittura (10-50mila euro)
CONTINENTE ITALIA
Una mappa dell'arte italiana nel 2021