Più di un milione di euro, nell’anno solare marzo 2015-marzo 2016, investiti nel restauro del patrimonio pubblico ed ecclesiastico di Venezia da parte dei Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia, riunitosi come da prassi annuale lo scorso 15 aprile a Venezia

In tutto 23 Comitati di 11 Paesi, con un nuovo adepto: la Venice Gardens Foundation, presidente Adele De Rebaudengo, impegnata a restaurare i giardinetti e l’area retrostante il Palazzo Reale. Continuano peraltro i restauri della chiesa di San Sebastiano, a cura di Save Venice; quello delle stanze di Sissi contigue al salone da ballo del Correr, a cura del Comitato Francese mentre il Venice in Peril Fund e Venetian Heritage hanno dato un contributo determinante per la recente apertura delle nuove sale, a piano terra, delle Gallerie dell’Accademia.

Questo è un anno particolare: il prossimo 4 novembre, infatti, ricorrono i 50 anni dalla disastrosa alluvione di Firenze e di Venezia che diede origine agli stessi Comitati Privati. In ottobre sarà organizzato un convegno internazionale di bilancio della loro attività, ormai più focalizzata sul problema della manutenzione che su quello del restauro.

Cambia, quindi, lo stesso ruolo dei Comitati, che intendono accentuare la loro azione sui temi generali della salvaguardia di Venezia e della sua laguna. Vanno in questo senso le due raccomandazioni votate dall’assemblea: la prima, sulla riduzione del moto ondoso che compromette la staticità degli edifici; la seconda, per un contingentamento dell’accesso a piazza San Marco tramite pass in occasioni di periodi particolarmente affollati, una misura che fungerebbe da deterrente nei confronti del turismo mordi e fuggi e come prevenzione di atti di terrorismo.

Questi temi non possono non coinvolgere responsabilità a livello nazionale e significativo, al riguardo, è stato l’annuncio fatto dalla sottosegretaria Ilaria Borletti Buitoni della preparazione di un accordo tra il Mibact e l’Associazione dei Comitati Privati. Confermato come presidente Umberto Marcello del Majno, vicepresidente Giordano Zeli; ad affiancarli è un Consiglio direttivo di otto membri di cui fa parte, nel ruolo di capo dell’Ufficio Permanente, Carla Toffolo.