Come dipingevano gli artisti quand’erano bambini
Il duo Vedovamazzei al Magazzino di Roma

Come disegnava Raffaello a 7 anni? Come tutti i bambini di 7 anni. È questo l’assunto fondamentale della mostra del duo Vedovamazzei «Early works. Da Giotto a Ernst» fino al 31 gennaio presso Magazzino. Simone Crispino e Stella Scala, i due artisti nati a Napoli ma da tempo milanesi, presentano per l’occasione, sotto il loro nome d’arte con cui hanno esposto in tutto il mondo, opere non loro, ma che potrebbero esserlo, considerato che anche loro, come tutti, hanno disegnato da bambini, e i bambini disegnano sempre, e da sempre, allo stesso modo.
In galleria quindi copie, realizzate da bambini dai 5 ai 12 anni, di opere del Sanzio, di Giotto, di Paolo Uccello, e poi Bernini, Rembrandt, Ernst, Warhol, Hammons, Koons e Hirst. È la storia dell’arte vista con occhi infantili, e riprodotta secondo moduli universali di traduzione del modello, corrispondenti a una giocosa libertà che l’adulto perde, Raffaello compreso.
La mostra dei due artisti che firmano assieme le loro opere si colloca quindi, come sempre in Vedovamazzei, in una condizione di negazione di convenzioni e convinzioni, e al limitare tra l’ovvio e l’assurdo, tra evidenza e ironia. In questa opera di disegni non loro, regna il ready-made, ma in altre occasioni ha fatto da padrone la fotografia, la pittura, la scultura o l’installazione. Vedovamazzei non intendono infatti affermare una pratica linguistica, quanto una limpidezza d’approccio a questioni complesse.