Cinquecento anni fa il primo Ghetto d’Europa

Lidia Panzeri |  | Venezia

Con «Gli Ebrei, Venezia e l’Europa 1516-2016», curata da Donatella Calabi, si celebra il cinquecentenario della nascita del Ghetto veneziano, il primo in Europa.
La mostra allestita a Palazzo Ducale comprende dipinti, come l’«Ebbrezza di Noè» di Giovanni Bellini, documenti storici, libri, mappe geografiche, piante di edifici, fotografie e incisioni.

La delibera del Senato veneziano del 29 marzo 1516, che sanciva la nascita del Ghetto nel sestiere di Cannaregio, corrispondeva a un intento protettivo e di sorveglianza delle minoranze straniere di Venezia. La fine del Ghetto risale invece al 9 luglio 1797 e fu segnata dal falò delle porte in legno che al calar della notte erano chiuse dai guardiani cristiani.

La mostra prosegue oltre questa data, inizio di una nuova storia: gli ebrei accedono a libere professioni e cariche politiche e diventano proprietari di case. I più ricchi si trasferirscono nel centro
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