Che senso ha l’autonomia del Colosseo
Ridisegnati per l’ennesima volta i «confini» archeologici della capitale
Sono nati il mese scorso, grazie a un emendamento passato con la fiducia alla finanziaria, i due nuovi parchi archeologici di Pompei e del Colosseo (cfr. lo scorso numero, p. 5). Ma se per la Soprintendenza speciale di Pompei «in sostanza è solo un cambio di denominazione», ha specificato il ministro Franceschini, per il Colosseo e l’area archeologica centrale (con Palatino, Foro Romano e Domus Aurea) per l’ennesima e si spera ultima volta si ridisegnano a Roma confini e competenze. L’idea non è nuova, ha ricordato lo stesso ministro, già con la legge Bottai del 1939 Foro e Palatino erano stati istituiti come Soprintendenza a sé e tali rimasero fino al 1968.
Il Parco archeologico del Colosseo nasce nei confini già stabiliti dall’accordo tra Mibact e Roma Capitale per la valorizzazione dell’area archeologica centrale sottoscritto quasi due anni fa dallo stesso Franceschini con l’allora
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