Cento anni dopo l’Aulularia di Plauto
Una mostra ripercorre la storia degli spettacoli teatrali, coreutici e musicali, che si sono susseguiti dal 1922 nel Teatro di Ostia Antica

Come testimonia un’inedita foto storica, il 20 maggio del 1922 veniva per la prima volta messa in scena una rappresentazione nel teatro di Ostia antica: l’Aulularia di Plauto interpretata dagli alunni della locale scuola elementare. L’immagine in bianco e nero rivela il teatro solo in parte scavato, e gli spettatori seduti o distesi sul pendio erboso, poiché la cavea non era ancora stata ricostruita.
A distanza di un secolo esatto, dal 21 maggio, la mostra «Chi è di scena! Cento anni di spettacoli a Ostia antica», ripercorre la storia degli spettacoli teatrali, coreutici e musicali, che da quel momento si sono susseguiti. Visibile fino al 30 ottobre, l’esposizione è curata da Alessandro D’Alessio, direttore del Parco archeologico di Ostia antica, Nunzio Giustozzi e Alberto Tulli.
Sono gli stessi fornici del teatro di età augustea, restaurato in epoca severiana, ad accogliere i materiali in mostra, allestiti in quattro «capsule» pensate da Stefano Boeri Architetti. Accanto alla documentazione fotografica sugli scavi e le ricostruzioni novecentesche, gli spettacoli prendono forma con le maquette, i bozzetti per le scene e i costumi, le prove grafiche dei manifesti che tanti artisti hanno elaborato negli anni.
Fra di essi Duilio Cambellotti, Mario Sironi, Emanuele Luzzati, Renato Mambor. Opere e documenti provengono, oltre che dalle raccolte degli artisti e da collezioni private, dagli archivi del Parco archeologico e dall’Istituto nazionale del dramma antico. Il catalogo è edito da Electa.