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Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliCaserta. Il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori aveva annunciato lo scorso gennaio ad ArteFiera che la collezione Terrae Motus sarebbe stata nuovamente aperta al pubblico e sistemata in un nuovo ambiente. Oggi si è inaugurato l’allestimento provvisorio (da qui il titolo «Terrae Motus in cantiere») di molte delle 72 opere della collezione, costituita da Lucio Amelio a partire dalle macerie del distruttivo sisma del 1980 come segnale di ottimismo per la vita attraverso l’arte. Affidata in legato alla Reggia di Caserta nel 1993, con l’obbligo di esporla integramente, la collezione sarà sistemata negli spazi che di recente il Mibact ha recuperato dall’Aeronautica militare e dalla Scuola di Amministrazione. Le opere sono allestite in una sala grande (ubicata dietro la Cappella Palatina), attraverso la quale si accede dagli appartamenti storici aperti al pubblico.
Piuttosto che attendere l’arrivo dei finanziamenti e l’avvio dei lavori di restauro, quindi, il nuovo direttore ha preferito una soluzione temporanea che garantisce la fruibilità della collezione la quale, non appena aprirà il cantiere per il restauro dei nuovi spazi, viaggerà per essere esposta in alcune grandi capitali del mondo.
Il nuovo allestimento è promosso dalla Reggia di Caserta con il supporto della Regione Campania, tramite Scabec e Fondazione Donnaregina, della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Caserta, della Confindustria di Caserta e di Ferrarelle.
La collezione è visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 17.30 (martedì chiuso)

L'allestimento provvisorio di Terrae Motus (foto da https://www.facebook.com/reggiaufficiale/timeline)

Un'opera di Luciano Fabro della collezione Terrae Motus di Lucio Amelio: «Italia Porta», 1986, lamiera sagomata verniciata,
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