Carta del Rischio: Sicilia ora senza banca dati

Silvia Mazza |  | Palermo

In caso di sisma, come quello del 26 ottobre in Centro Italia (che al momento di andare in stampa pare aver provocato danni analoghi se non più ingenti di quello del 24 agosto), sul fronte del patrimonio culturale la Sicilia è destinata a brancolare nel buio, così moltiplicandone gli effetti devastanti.

Dal 2010, infatti, è stato chiuso il Sistema informativo territoriale (Sit) siciliano della Carta del Rischio: «Così in caso di terremoto in una regione con elevata sismicità come la Sicilia, operatori, Soprintendenze e Protezione civile non possono più accedere alla banca dati online, dove, per esempio, era possibile individuare immediatamente i beni compresi nella “buffer zone” di influenza sismica e stabilire le priorità». È ciò che chi scrive ha denunciato alla conferenza del 16 settembre scorso di Legambiente sul patrimonio nel Mediterraneo, nell’ambito di FestAmbiente a Palermo.

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