Carlo Vermiglio è il nuovo assessore ai Beni culturali della Sicilia (il quinto in tre anni)

Carlo Vermiglio, neoassessore ai Beniculturali siciliani
Silvia Mazza |

Palermo. E siamo a cinque in tre anni. Stiamo parlando degli assessori ai Beni culturali siciliani che col Crocetta-quater, nato il 3 novembre, superando il primato dei quaranta assessori, arruola un altro messinese, Carlo Vermiglio, classe 1947, vicepresidente del Consiglio nazionale forense.
Messinese era pure Giusy Furnari (Drs) e della provincia (Tusa) è l’uscente, Antonio Purpura (Pd). Certo non s’insedia sotto i migliori auspici, Vermiglio, subito sconfessato da Angelino Alfano, contro tutte le cronache che lo indicavano come espressione del Ncd. Ma ce ne vuole anche a definirlo, come si vorrebbe, un «tecnico», per la materia che è chiamato a governare. Nel nuovo Governo, a sua volta sconfessato dal segretario regionale del Pd Fausto Raciti, indicato alle Autonomie locali e Funzione pubblica, riesce a entrare, stavolta, quell’Antonio Fiumefreddo, avvocato catanese, uomo di fiducia del
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