Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoliNapoli. «Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire», progetto espositivo ideato da Sylvain Bellenger e Andrea Viliani, propone fino al 17 giugno una rilettura del Museo e Real Bosco di Capodimonte attraverso la lente di dieci curatori ideali, scelti tra artisti, collezionisti, intellettuali e imprenditori che hanno interpretato la collezione del museo, allestendo, ciascuno in una sala, da una a dieci opere delle 47mila che il museo conserva.
Vittorio Sgarbi ha prediletto alcuni grandi capolavori (tra cui Lotto, Parmigianino, Guido Reni); Marc Fumaroli ha selezionato opere del Seicento napoletano (Cavallino, Ribera, Stanzione); l’architetto e paesaggista Paolo Pejrone ha proposto vedute e paesaggi; l’imprenditore e collezionista Gianfranco D’Amato ha affiancato l’arte antica a quella contemporanea (Carlo Alfano, Louise Bourgeois, Mimmo Jodice); la neuroscienziata Laura Bossi Régnier ha esplorato il rapporto uomo-animale in alcune rappresentazioni di Agostino Carracci, Paolo de Matteis, Giovanni Stradano; Giulio Paolini ha realizzato un’opera per la mostra; Giuliana Bruno ha costruito la sua narrazione prelevando opere dai depositi, soprattutto vasellami; l’antropologa Mariella Pandolfi, con l’arazzo della «Battaglia di Pavia» e «La strage degli Innocenti» di Matteo Di Giovanni, «Perseo e Medusa»di Luca Giordano, «Rinaldo e Armida» di Annibale Carracci ha proposto una riflessione sul concetto di dissonanza e discontinuità temporale; Riccardo Muti ha scelto una sola opera rappresentativa: la «Crocifissione» di Masaccio; infine Francesco Vezzoli ha tracciato un percorso di sguardi e di rimandi tra la sua produzione scultorea e alcune opere del museo.
Il progetto, inoltre, prevede un’undicesima sala che sarà allestita con l’opera che sceglierà il pubblico partecipando al contest #LamiaCartaBianca sui social del museo.
MUSEO CAPODIMONTE

Carta Bianca al Msueo di Capodimonte: la sala di Giulio Paolini. Foto di Francesco Squeglia
Altri articoli dell'autore
Dal 18 settembre sarà online l’intero catalogo digitale dell'istituzione che custodisce il celeberrimo «Cristo velato» di Giuseppe Sanmartino. È il primo museo in Italia a utilizzare la piattaforma open-source Quire, ideata dal Getty. Molte le novità emerse durante la schedatura scientifica
Colazioni d’artista, dialoghi tra artisti, curatori e scrittori nei luoghi simbolo dei Campi Flegrei, performance tra Rione Terra, Anfiteatro Flavio e il mare, visite guidate, proiezioni e cerimonia del Premio Italics d’oro hanno scandito le fitte giornate di un’edizione di successo
Colazioni d’artista, passeggiate nel Rione Terra, itinerari nei Campi Flegrei e fino a Napoli, mostre, visite guidate e performance e il canto di La Niña a chiudere la giornata
Inaugura oggi la stazione Monte Sant’Angelo commissionata nel 2003 nell’ambito di un progetto di rigenerazione dell'area est del capoluogo. «Nella città del Vesuvio e della porta mitica all’Inferno di Dante ho trovato importante cercare di confrontarmi con ciò che significa davvero scendere sottoterra» ha dichiarato l’artista anglo-indiano