C’è tensione in galleria

Silvano Manganaro |  | Roma

A volte il titolo di una mostra riesce a essere un riassunto perfetto, quasi un sottotitolo esplicativo, del percorso di un artista. «Stray Currents», una personale di Florian Neufeldt presso The Gallery aApart, è uno di questi. Correnti vaganti, o randagie, possono infatti essere considerate le associazioni mentali e fisiche elaborate da Neufeldt (Bonn, 1976).

Le sue sculture partono da oggetti di scarto che vengono raccolti, selezionati e utilizzati non come oggetti trovati, bensì come materia suscettibile di trasformazione. I suoi lavori riflettono sui rapporti tra architettura, oggetti e materia, in un percorso che si fonda sulla concezione dello spazio concepito in termini mentali. Altro elemento fondamentale nella poetica dell’artista tedesco è la presenza di energia elettrica: qui torna calzante il riferimento alle «correnti» alternate. Gli oggetti sono infatti trattati e modificati in modo
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