Bonalumi, mai litigare con Manzoni e Castellani
Finalmente Milano dedica un’ampia retrospettiva al grande astrattista che pagò cara la sua dissidenza rispetto ai due celebri colleghi
Era tempo che Milano, la sua città, rendesse omaggio con una grande antologica ad Agostino Bonalumi (1935-2013), maestro dell’astrazione che solo nei suoi ultimi anni poté godere della fama che gli spettava. Amico e compagno di strada di Piero Manzoni ed Enrico Castellani, Bonalumi avrebbe dovuto partecipare con loro anche all’avventura della rivista «Azimuth», se durante una delle ultime riunioni non avesse litigato furiosamente con loro e non se ne fosse andato «sbattendo la porta». Da allora le loro strade si sarebbero divise pur restando tutti, ognuno con la propria individualità, nel solco aperto da Lucio Fontana con la sua rivoluzionaria indagine sullo spazio.
La mostra «Bonalumi 1958-2013», a Palazzo Reale dal 13 luglio al 30 settembre, curata da Marco Meneguzzo (cui si deve anche il catalogo ragionato dell’artista pubblicato da Skira nel 2015), è la più ampia e importante che gli
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