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Francesca Romana Morelli
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Alcuni antiquari ampliano idealmente il percorso espositivo della Biennale organizzando una mostra nelle loro gallerie.
Dal 29 settembre al 3 ottobre Umberto Giacometti e Miriam di Penta presentano «Roma-Napoli. Vita e storia nel Seicento», una scelta dei Bamboccianti romani e della cerchia napoletana di Aniello Falcone: «Esporremo opere, oltre che di Falcone, di Domenico Gargiulo, Salvator Rosa, Michiel Sweerts e Jan Miel, che raccontano delle miserie di una civiltà in guerra, un popolo indigente dalla straordinaria umanità, un paesaggio incolto ma fertile» anticipano i due antiquari.
Dal 22 al 29 settembre Gianluca Berardi si concentra su un interprete della Belle Epoque italiana, Arturo Noci (1874-1953), celebre per i ritratti resi con una calda pittura di tipo divisionista. In mostra paesaggi e ritratti, tra cui opere inedite o disperse, come il melanconico «Ritratto in giallo» (1905). Alla Laocoonte, dal 29 settembre al 15 novembre, Monica Cardarelli e Marco Fabio Apolloni propongono una decina di cartoni preparatori di autori della prima del Novecento, tra i quali Mario Sironi, Gino Severini, Duilio Cambellotti, Galileo Chini e Achille Funi, di quest’ultimo un cartone per gli affreschi sull’Eneide dipinti per la Biennale di Monza (1930).
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