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Bello di notte

Al Museo del Prado 30 dipinti di De La Tour

Artisti il cui nome oggi è noto a tutti sono stati a lungo dimenticati. Caravaggio dopo la morte è scomparso dalla storia dell’arte per tre secoli e mezzo finché, negli anni Cinquanta, Roberto Longhi non ne ha rilanciato la fortuna. Quand’era in vita, Vermeer, il cui nome basta a garantire mostre astronomiche e forte valore di mercato, era conosciuto solo a Delft.

A questo elenco si può aggiungere Georges de La Tour (1593-1653) al quale il Museo del Prado dedica ora una mostra, dal 23 febbraio al 12 giugno, con una trentina di opere. La fama di De La Tour ha risentito del quasi totale anonimato del pittore: poco si conosce della sua vita e del suo lavoro, e molti quindi sono i problemi di attribuzione e cronologia delle opere.

Nato a Vic-sur-Seille, nella Lorena francofona, potrebbe aver lavorato nello studio di Jacques Bellange, pittore e incisore di corte di Nancy. Nel 1620, dopo il matrimonio, si trasferì a Lunéville, dove entrò a far parte dei numerosi artisti che lavoravano per rifornire di opere il castello del duca Enrico di Lorena.

Quando la guerra dei trent’anni (1618-48) arrivò in Lorena, De La Tour andò a Parigi, dove divenne «Peintre Ordinaire» di Luigi XIII. In seguito tornò a Lunéville dove, tra il 1644 e la morte, ricevette commissioni regolari e ben pagate. Non è possibile dire da dove nascessero le sue idee, ma in un modo o nell’altro Caravaggio fu sicuramente un punto di riferimento.

A De La Tour possono essere attribuite con buona certezza una quarantina di opere, le cui dimensioni contenute suggeriscono una clientela borghese. I suoi dipinti notturni, in particolare, sono in sintonia con il clima contemporaneo della Controriforma.

Nonostante le sue opere figurassero nelle collezioni del duca di Lorena, di Luigi XIII e del cardinale Richelieu, la fama di De La Tour svanì dopo la morte; di conseguenza, i suoi dipinti furono spesso attribuiti ad altri (Ribera, Zurbarán e Murillo) e fu solo nel 1915 che Hermann Voss (1884-1969) intraprese la ricerca che portò a un nuovo apprezzamento del pittore. Tra i 30 dipinti esposti al Prado figurano diverse scene di genere, oltre ai più noti soggetti religiosi.

Donald Lee, 20 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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Bello di notte | Donald Lee

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