Bauhaus alle porte: a scuola di libertà

Iniziano le celebrazioni per il centenario della «creatura» di Walter Gropius

A sinistra, «Forms And Records No 01» (2014) di Doug Fogelson; a destra, «Spiegelungen zwischen Bauhaus-Türen in Dessau», di Marianne Brandt. Per entrambe le foto, courtesy NRW Forum Düsseldorf
Francesca Petretto |

Düsseldorf (Germania). L’inaugurazione ufficiale delle celebrazioni per il centenario della nascita del Bauhaus è alle porte. Weimar, prima casa della Staatliche Schule fondata da Walter Gropius nel 1919, darà l’avvio a gennaio a una serie di eventi dentro e fuori i confini tedeschi.

Dal 7 dicembre al 10 marzo il NRW-Forum ospita la mostra «Bauhaus e Fotografia - Neues Sehen nell’arte contemporanea», che mette a confronto le sperimentazioni fotografiche di quegli anni con opere della contemporaneità per comprendere le influenze esercitate dalla scuola di Weimar nei nuovi linguaggi artistici. L’espressione «Neues Sehen» contenuta nel titolo definisce una corrente stilistica sviluppatasi negli anni Venti, collegata ai principi del Bauhaus.

Il «nuovo modo di vedere» con la fotocamera, che trovò un perfetto contraltare nella pittura della Neue Sachlichkeit, considerava la fotografia una pratica
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