Balthus, ma senza scandali

Francesca Romana Morelli |

Dal 24 ottobre al 24 gennaio le Scuderie del Quirinale e l’Accademia di Francia-Villa Medici, dedicano una retrospettiva a Balthus. Ne è curatrice Cécile Debray, conservatrice del Centre Pompidou di Parigi, con la consulenza scientifica di Jean Clair affiancato da Matteo Lafranconi per la tappa romana della mostra (catalogo Electa) che nel 2016, dal 24 febbraio al 19 giugno, modificata e sintetizzata si trasferirà al Kunstforum di Vienna. Alle Scuderie un centinaio di dipinti ripercorre la stagione creativa di Balthus, con comparazioni con alcuni soggetti di André Derain e Alberto Giacometti e la letteratura che lo ha ispirato (Emily Brontë, Lewis Carroll, Pierre Klossowski). A Villa Medici una cinquantina tra dipinti, studi e polaroid (l’artista le utilizzò come fasi preliminari del suo lavoro) indagano l’iter creativo dell’autore. Balthazar Klossowski de Rola (1908-2001), detto Balthus, nasce a Parigi. La
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