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Avvistate le torri abbandonate

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Dario del Bufalo

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Perché la legge della tutela dei Beni archeologici non viene applicata alle torri romane? La campagna romana e tutta l’Italia, sono disseminate di torri di avvistamento romane (più di 3mila, riusate anche nel Medioevo e oltre) che stanno andando in rovina, anzi molte sono già crollate e alcune ridotte a un cumulo di sassi. Se insiste il vincolo storico su queste architetture del passato, perché le Soprintendenze non esercitano l’obbligo della tutela? 

Il lavoro svolto negli anni ’60 e ’70 da Cederna e da archeologi come Lucos Cozza, Lorenzo Quilici e altri (che in gruppo hanno redatto uno straordinario strumento di catalogazione come la Carta dell’agro romano) e prima di loro i primi archeo-topografi G. Tomassetti, T. Ashby, G. Lugli ecc., ebbene il loro lavoro non deve rimanere inutilizzato e disatteso! La tutela del nostro patrimonio archeologico architettonico è un dovere morale per la trasmissione dei beni alle generazioni future, oltre che un obbligo di legge anche per le torri! …specialmente quando queste vengono circondate e aggredite dal cemento infestante delle città.

Dario del Bufalo, 12 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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