Astratto ma popolare, quasi pop

Anna Costantini |  | New York

Al Whitney Museum una retrospettiva di Stuart Davis

Un forte legame unisce Stuart Davis e il Whitney Museum of American Art. Tra i fondatori del Whitney Studio Club nel 1918, embrione dell’istituzione che un anno fa ha inaugurato la nuova sede progettata da Renzo Piano, il pittore ebbe la sua prima personale nel museo newyorkese nel 1926. A novant’anni di distanza, il museo ospita fino al 25 settembre la mostra «Stuart Davis. In Full Swing», a cura di Barbara Haskell e Harry Cooper, con la collaborazione di Sarah Humphreville.

Realizzata insieme alla National Gallery of Art di Washington, dove sarà allestita dal 20 novembre al 5 marzo 2017, la rassegna celebra uno dei principali esponenti dell’Astrattismo statunitense. Conseguenza della rivelazione delle avanguardie europee, soprattutto del Cubismo e dei Fauves, scoperte all’Armory Show nel 1913, il modernismo tutto americano di Davis (Filadelfia, 1892) è
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