Astratto, figurativo o Diebenkorn?

Jonathan Griffin |

Richard Diebenkorn «non era allineato ai suoi contemporanei, spiega Sarah Bancroft, curatrice di una retrospettiva del pittore americano allestita dal 14 marzo al 7 giugno alla Royal Academy of Arts. Era sempre un passo avanti o un passo indietro, a seconda di come lo si considera».
L’istituzione londinese ha contattato la Bancroft mentre si stava occupando di una rassegna delle opere più famose dell’artista (1922-93), la serie «Ocean Park», dipinta nella California del Sud tra il 1967 e il 1988, che nel 2011-12 ha fatto tappa in tre istituzioni statunitensi. Invece di riprodurre questa mostra a Londra, prima rassegna dedicata al pittore in Inghilterra da quella della Whitechapel nel 1991 e una delle sue rarissime presentazioni in Europa, la curatrice ha optato per un focus su più di cinquanta opere. La mostra si apre così sulle prime astrazioni di Diebenkorn, realizzate nei primi anni Cinquanta
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