Assisi, nuova luce per Giotto e Cimabue
Nella Basilica superiore e in quella inferiore gli affreschi vengono illuminati da un sistema a led che può essere attivato tramite smartphone. Il Sacro Convento: «A elevato risparmio energetico, emettere onde elettromagnetiche completamente prive di raggi ultravioletti e infrarossi pericolosi per la conservazione dei beni culturali»»

Assisi (Pg). Le storie francescane con quei loro stupefacenti scorci urbani e le figure modernamente in azione tra rupi scabre, piazze e palazzi nella Basilica superiore ad Assisi, così come gli affreschi di santi, crocifissioni e altri passaggi della cristianità nelle volte della chiesa inferiore, beneficiano di una nuova illuminazione. Se la luce è un atto anche critico, il Sacro convento ha impiantato un nuovo sistema ad alta tecnologia che può essere attivato tramite smartphone e ad «elevato risparmio energetico» per rendere al meglio, assicura, la visione delle pitture di Giotto, Cimabue, Lorenzetti e di tutti gli altri maestri che tra fine Duecento e inizi del Trecento sovvertirono la pittura occidentale.
Con un progetto dalla Fabertechnica e con la collaborazione dell'ufficio tecnico del Sacro Convento, il nuovo sistema «battezzato» dal custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro
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