Assessori d'Italia: Tommaso Sacchi
FIRENZE | Assessore a Cultura, moda, design e relazioni internazionali

Come ha affrontato la pandemia il suo Assessorato e quali attività ha scelto di mantenere durante il lockdown?
«Abbiamo seguito fondamentalmente due linee guida: da una parte, mantenere attivi i servizi culturali fondamentali come musei e biblioteche nei limiti consentiti, trovando anche nuove forme di fruizione come la consegna di libri a domicilio; dall’altra, restare costantemente vicini agli operatori culturali, facendoci portavoce delle loro istanze anche a livello nazionale».
Di quali finanziamenti avete potuto disporre: quanto da fondi ordinari e quanto da straordinari?
«Il bilancio ordinario della cultura per il 2020 non ha subito alcun taglio. Abbiamo inizialmente istituito un Fondo Emergenza Cultura da 150mila euro per associazioni, fondazioni ed enti non profit, costretti a sospendere le loro attività. Abbiamo organizzato una rassegna interamente digitale, “Inverno Fiorentino”, e istituito un nuovo fondo per i soggetti che gestiscono sale teatrali e di spettacolo cittadine, con ulteriori 350mila euro. Abbiamo poi sbloccato ulteriori 670mila euro in favore del mondo dell’associazionismo culturale. È stata molto importante la sinergia con altri enti, come la Fondazione Ente Cassa, e con realtà partecipate come Toscana Energia e Publiacqua».
Come sono stati gestiti i rapporti con fondazioni, musei comunali e altri soggetti?
«Il mio atteggiamento è sempre stato improntato all’ascolto e alla collaborazione: riuscire a fare squadra senza rincorrere rivendicazioni da campanile è fondamentale in questo periodo».
Quali sono i principali progetti del suo Assessorato?
«Sul rilancio dei musei abbiamo svolto un grande convegno alla presenza del ministro Franceschini e dei principali direttori dei musei italiani: occorre ripensare aperture, modalità di visita, rapporto con i visitatori. Sul teatro speriamo di poter presto confermare i principali progetti della Pergola, a partire da quello di Bob Wilson su Dante. E a proposito di Dante, il 2021 sarà un anno di iniziative, mostre, eventi e il grande progetto del museo della lingua italiana del quale i cantieri si apriranno entro la fine dell’anno».
Vuole fare un appello a questo proposito?
«Mi rivolgo alle tantissime associazioni e realtà culturali fiorentine che da anni operano sul nostro territorio e che sono una vera ricchezza per la nostra città: so quanto è stato difficile l’anno appena trascorso in termini di salute, soldi, prospettive. Il nostro principale pensiero è quello di non lasciare indietro nessuno».
L'inchiesta è pubblicata nel numero di marzo del Giornale dell'Arte e sarà disponbile online nel corso del mese.