Arti decorative, all'asta a Londra le collezioni della Villa d'Aglié di Torino

Christie's batterà il 26 e 27 aprile una parte degli arredi della dimora seicentesca sulla collina torinese

Un interno della Villa d'Aglié a Torino
Roberto Antonetto |

Londra. A giudicare da quanta parte delle collezioni piemontesi di arti decorative si è dispersa per il mondo attraverso le sole aste internazionali dei soli ultimi vent’anni, bisogna dire che si trattava veramente di un patrimonio fantastico. Un patrimonio diventato una miniera.
Tra le grandi aste londinesi che lo hanno disseminato, almeno due riguardavano raccolte di straordinaria importanza, quella dell’antiquario Giuseppe Rossi (Sotheby’s, marzo 1999) e quella dell’industriale, musicista e collezionista Alberto Bruni Tedeschi (Sotheby’s marzo 2007). La prima, soprattutto, annoverava uno schieramento di capolavori di artefici piemontesi del 1700, compresi i vertici Piffetti, Prinotto, Galletti e Bonzanigo, accanto a una galleria di splendori di altre parti d’Italia (Venezia in particolare) e di Francia. Dei 1.444 lotti rimangono i quattro poderosi cataloghi, e l’intento benefico di quella
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Roberto Antonetto