Art is bonus? Tell me why e nessun dorma

Sono trascorsi sei mesi dall’entrata in vigore dell’Art bonus, il decreto che ha elevato, per un periodo di sperimentazione di 3 annualità, la detrazione fiscale sotto forma di credito d’imposta relativa alle erogazioni liberali sia per le persone fisiche che per le imprese. Un tempo sufficiente, per un provvedimento di portata triennale, per cominciare a fare i primi bilanci. Se vale l’andante «chi ben comincia è a metà dell’opera», si potrebbe già affermare che l’art bonus, ahimè, non è proverbiale. Non ci sono infatti riscontri positivi sul quantum da intendersi sia come somme destinate (tante da pochi) sia come numerosità delle donazioni (poche da tanti).
Il monito del Ministro Franceschini «non ci sono più alibi» sembra non aver toccato le corde di un nuovo mecenatismo. Se per nuovo si intende una modalità fondata prevalentemente sulla leva fiscale.
Cerchiamo allora di
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