Arriva dopo otto anni il Consiglio (riformato)
Dopo otto anni è stato ricostituito il Consiglio Regionale dei Beni culturali, organo che in Sicilia, diversamente dall’omologo statale, è sempre presieduto dal presidente della Regione.
Ridotti i componenti da 53 a 15, di cui 5 politici (oltre al presidente, l’assessore ai Beni culturali, quello all’Economia e i presidenti delle due Commissioni Bilancio e Cultura dell’assemblea Regionale Siciliana) e 9 su 10 di nomina fiduciaria dell’assessore ai Beni culturali, mentre prima erano i vari istituti e associazioni a indicare i propri rappresentanti, così come era il personale delle Soprintendenze a esprimere i propri per ciascuna sezione tecnico-scientifica. Dunque un organo già ibrido in origine per la compresenza di «tecnici» e politici, oggi più politicizzato rispetto a prima, quando i politici erano 15.
Deludenti e in qualche caso pure irregolari le nomine fatte dall’ex assessore Carlo Vermiglio: al
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