Percorso in Braille nel Museo dell'Arte della Lana di Stia

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Percorso in Braille nel Museo dell'Arte della Lana di Stia

Arezzo, tre musei del Casentino aprono le porte ai ciechi e agli ipovedenti con percorsi innovativi

Stia e Bibbiena (Arezzo). Le barriere percettive e sensoriali che nella maggior parte dei musei italiani i disabili della vista incontrano costantemente, in alcuni piccoli centri del Casentino, in provincia di Arezzo, sono state abbattute.
Nel piccolo e bellissimo paese di Stia vicino ad Arezzo, il Museo dell’Arte della Lana ha un nuovo percorso per ipovedenti e ciechi corredato di didascalie a caratteri grandi e in braille. Ai testi relativi ai punti salienti di ogni sala del museo sono affiancate le riproduzioni delle immagini in rilievo degli antichi strumenti simbolo dell’arte della lavorazione, prima artigianale poi industriale, dei tessuti del luogo, nell’Ottocento famosi in tutta Europa. In questo modo tutti possono «vedere con le mani» le cesoie per la tosatura, il fuso della filatura e la navetta della tessitura.  

Anche il Museo Archeologico «Piero Albertoni» di Bibbiena ha introdotto l’utilizzo di strumenti di supporto alla visita per i ciechi inserendo in alcune sale ricostruzioni tattili con relativa didascalia in braille, così nella sala preistorica è possibile toccare strumenti originali in selce della zona del Casentino di 50mila anni fa. Nella sala dedicata al Lago degli Idoli, i visitatori potranno prendere in mano la riproduzione in bronzo di una statuetta etrusca di un guerriero del tutto simile alle centinaia esposte nelle vetrine. Particolarmente interessante la ricostruzione di una delle antefisse etrusche a testa femminile che ornavano un tempio della zona mentre le voce narranti spiegano, con tecnica sonora realizzata per gli ipovedenti, la storia del tempio e della trasformazione dei luoghi nel corso dei secoli. Ogni sezione del Museo è corredata di schede braille.

Anche la rete degli EcoMusei del Casentino, numerosi in molte comunità montane fatte di piccoli borghi, ha realizzato due scatole sensoriali itineranti per promuovere attività tattili legate alle tematiche delle sue numerose strutture in esposizione (dagli antichi utensili per la casa ai tanti strumenti agricoli dei contadini). Le scatole scomposte si trasformano in quadri materici a rilievo corredati da didascalie e supporti cartacei in braille.

Il progetto «Con gli occhi nelle mani. Alla scoperta dei tesori del Casentino» conduce i disabili anche alla conoscenza di alcune delle figure  più caratteristiche dell’immaginario casentinese: il badalisco (mostro mitologico simile al basilisco), le fate, il diavolo, le «paure»,  faranno così parte della conoscenza, finora negata, dei disabili della vista.
I musei italiani sono tra gli ultimi posti in Europa per l’accoglienza dei ciechi, oltre un milione, e dei sordi: su oltre 4.500 musei, meno di cento hanno attrezzature in braille per i ciechi e rari quelli preparati all’uso della lingua dei segni per gli ipoudenti.
Informazioni: Museo dell’Arte della Lana, Stia, tel. 0575 582216, 338 4184121, museodellartedellalana.it 
Museo Archeologico del Casentino «Piero Albertoni», Bibbiena, tel. 0575  595486, arcamuseocasentino.it
Unione Comuni Montani Casentino, Poppi, tel. 0575 507272-70, uc.casentino.toscana.it

Percorso tattile nel Museo dell'Arte della Lana di Stia

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Tina Lepri, 04 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

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