Arco, meno provocazioni e più vendite

La fiera madrilena chiude l'edizione migliore degli ultimi sette anni: 100mila visitatori e acquisti istituzionali milionari

Una veduta dell'allestimento
Roberta Bosco |

Madrid. «È l’anno della ripresa. È stata la migliore delle ultime sette edizioni ,con più di 100mila visitatori in cinque giorni e un importante incremento delle vendite». Lo dice Carlos Urroz, direttore di ArcoMadrid, la più importante fiera spagnola d’arte contemporanea, sottolineando il fatto che solo gli acquisti istituzionali hanno superato il milione di euro, senza contare le opere prenotate, in attesa che i patronati dei rispettivi musei diano il via libera.

La parte del leone come sempre spetta al Museo Reina Sofía di Madrid che ha comprato 18 opere per 389.200 euro, con un’importante presenza di artisti legati al Centro de Cálculos dell'Università Complutense di Madrid, riferimento storico ineludibile per l’introduzione della tecnologia nell’arte. La Fundación Arco ha acquistato opere di sette artisti in altrettante gallerie per un totale di 146mila euro.

I lavori che in fiera
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