Arco è domani

La fiera di Madrid si dà un tema impegnativo: il futuro

Una veduta di ArcoMadrid 2018
Roberta Bosco |  | Madrid

ArcoMadrid, la fiera d’arte contemporanea che si svolge dal 21 al 25 febbraio, abbandona una formula consolidata in più di vent’anni e dedica la  37ma edizione non a un Paese invitato, ma a un concetto: il futuro. Dopo avere superato la peggiore crisi della Spagna moderna e la feroce concorrenza delle fiere latinoamericane, il direttore di Arco, Carlos Urroz, pensa che sia il momento di cambiare.

Il programma è scandito in una sezione principale e quattro curate, rispondenti a un tema che è una vera e propria dichiarazione d’intenti. Resta immutata, invece, la determinazione a crescere in qualità ma non in volume, per cui è sostanzialmente invariato il numero di gallerie, 209 da 29 Paesi.

Delle 160 che formano il programma principale, più della metà, il 68%, sono straniere, con una preponderanza della partecipazione sudamericana, che con 39 stand riconferma il ruolo di Arco come punto
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