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Apollo in scena

Massimiliano Cesari

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In abbandono dal 1986, il Teatro Apollo, realizzato nel 1911 dalla famiglia Cappello su progetto dell’ing. Tassoni e acquistato dal Comune nel 2003, è stato riaperto al termine di restauri avviati nel 2007 e costati circa 12 milioni di euro (9 milioni finanziati da un accordo quadro tra Regione Puglia e Ministero e 2,5 milioni dal Comune).

Il lungo restauro ha permesso di riscoprire gli affreschi e gli stucchi originali, di intervenire sulle modanature in pietra leccese e di riedificare la cupola (non più mobile). È stata realizzata anche una rimodulazione degli spazi teatrali, con l’innalzamento fino a 4 metri della torre scenica e l’ampliamento del golfo mistico che potrà contenere fino a cento musicisti.

I reperti archeologici riemersi nel corso dei lavori (gioielli, monete del IV secolo a.C. due sarcofaghi del III secolo a.C. e i resti delle mura ellenistiche e messapiche), sono esposti in un’area museale allestita nel teatro in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Taranto.

Massimiliano Cesari, 16 aprile 2017 | © Riproduzione riservata

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Apollo in scena | Massimiliano Cesari

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