Apart tiene in alto il vessillo dell’antiquariato
È il proposito dell’Associazione Piemontese Antiquari che organizza la VII edizione delle fiera

«Abbiamo voluto Apart per non far cadere nel dimenticatoio e rilanciare l’antiquariato e l’arte in genere. In questo periodo, pur impegnati nei restauri delle opere in loro possesso, i mercanti lavorano in questa direzione, per tenere alto il vessillo dell’antiquariato classico», dichiara Laura Rocca, tesoriera nel direttivo di Apa (Associazione Piemontese Antiquari), presentando la settima edizione di Apart Fair 2023, programmata nella storica Palazzina della Promotrice delle Belle Arti di Torino dall’1 al 5 novembre. La mostra è organizzata da Apa in collaborazione con Ascom Confcommercio Torino e Provincia e Fima (Federazione Italiana Mercati d’Arte).
I quaranta espositori invitati, provenienti da tutta Italia e dall’estero, coprono con le opere presentate in fiera un ampio arco cronologico, dalle antichità al design contemporaneo, e un vasto ambito geografico, dall’Europa all’Asia all’America. L’organizzazione si è avvalsa della collaborazione del comitato scientifico della Fima, coordinato dal presidente Fabrizio Pedrazzini.
Ha collaborato con gli organizzatori anche la galleria torinese Franco Noero, che porta una grande scultura nel salone centrale come contaminazione del contemporaneo. Tra le più importanti opere in fiera, Alberto Savio di Trino-Vercelli reca un bronzo inedito del 1867 di Odoardo Tabacchi, «Ugo Foscolo dopo il trattato di Campoformio», originale documentato da Armando Audoli di una scultura conservata nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
La torinese Galleria Bertola propone un «Ritratto di dama in veste di santa Cecilia», di Charles Dauphin (1615/20-1677); Laura Rocca ha un soffitto dipinto francese di fine Ottocento, prodotto dalla ditta Benoist et Fils, a motivo floreale; la bolognese Galleria Cinquantasei espone un «Autoritratto» del 1970 di Giorgio de Chirico. Nello stand del mercante milanese David Sorgato vi sarà un tappeto Kashgar (Turkestan orientale) di metà Settecento in seta, mentre da Alessandro Macrì gli appassionati di Liberty e Déco ammireranno un vaso in pasta di cristallo («Dalie») del 1897-1900 di Emile Gallé e da Susanna e Aldo Aiassa (che è presidente dell’Apa) i collezionisti di arte cinese potranno vedere una figura di cavallo Han, alta oltre un metro.
Tra gli arredi, infine, portato dalla Galleria Goglia di Aversa (Na), figura uno scrittoio genovese Luigi XV di metà Settecento. Presenti in fiera, tra gli altri, la galleria specialista di pittura dell’Ottocento Il Portico di Pinerolo e lo studio di Thierry Radelet, restauratore esperto di fondi oro. Con l’Ied (Istituto Europeo di Design) e il quotidiano «la Repubblica» Apart Fair ha istituito un contest fotografico che all’interno della fiera interesserà gli studenti dei corsi di fotografia: gli scatti saranno sottoposti al vaglio di una giuria presieduta da Fulvio Gianaria, presidente di Ogr Torino.