APA/RT a caccia di pubblico giovane

La fiera si apre all’Ottocento, al moderno storicizzato e al contemporaneo

Particolare di un paravento giapponese della galleria Lucio Morini di Brescia
Jenny Dogliani |  | Torino

L’oggetto antico ha un valore che resta intatto nel tempo. Ma il mercato dell’arte ha le sue mode. «L’antiquariato ha risentito della crisi più del contemporaneo. I prezzi sono mediamente scesi. Tra i giovani collezionisti manca una cultura dell’antiquariato, preferiscono investire nel contemporaneo. Manca il ricambio generazionale e bisogna anche fare i conti con un antiquariato minore, “un po’ da mercatino”».

Sono parole di Laura Rocca, gallerista torinese e storica socia dell’Apa (Associazione Piemontesi Antiquari). E mentre in giro per il mondo crescono le contaminazioni fieristiche tra antico, moderno e contemporaneo (una fra tutte Frieze Master), anche la torinese APA/RT si apre all’Ottocento, al moderno storicizzato e persino al contemporaneo di Daniele Galliano.

Voluta dall’Apa, erede delle mostre marcato degli anni Ottanta e Novanta e in continuità con le biennali di
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