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Francesca Romana Morelli
Leggi i suoi articoliAl Museo dell’Arte Classica dell’Università la Sapienza, fino al 18 giugno, si può visitare «Confluenze. Antico e contemporaneo», una mostra curata da Nicoletta Cardano e Francesca Gallo, con la collaborazione degli allievi e professori della Facoltà di Lettere e Filosofia
Sono stati invitati Andrea Aquilanti, Gregorio Botta, Mauro Fiorese, Giancarla Frare, Marcello Mondazzi, Claudia Peill e Alfredo Pirri.
«Abbiamo inteso l’antico non nella sua accezione di “classico”, cioè come valore immutabile al quale ancorarsi per contrastare la fluidità del presente, spiegano le curatrici, ma come concetto visto in una prospettiva decisamente tardo moderna, una possibile risposta al senso di “incompiutezza” che caratterizza il presente storico».
La mostra è allestita nella gipsoteca che riunisce le meraviglie del mondo classico, cui si mescolano le opere degli artisti, sollevando questioni e interrogativi nascosti in quei simulacri di gesso. Per esempio, Fiorese ha estrapolato due immagini dalla serie fotografica incentrata sui depositi museali, che ritraggono i magazzini di Pompei e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Botta ha realizzato due edicole votive in gesso, modelli archetipici di casa che accolgono al loro interno rispettivamente dell’acqua e del pigmento nerofumo. Giancarla Frare presenta sette carte (nella foto un esemplare) in cui unisce alle superfici trattate con china e pigmenti, alcuni frammenti ritagliati dalle fotografie scattate durante le sue passeggiate nel Foro Romano.
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