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Gianfranco Zappettini, La trama e l'ordito n 38 2015, resine, wallnet e acrilico

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Gianfranco Zappettini, La trama e l'ordito n 38 2015, resine, wallnet e acrilico

Analitico polimaterico

Opere recenti di Gianfranco Zappettini alla Menhir di La Spezia

Matteo Fochessati

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La Spezia. Protagonista di primo piano delle sperimentazioni linguistiche della Pittura Analitica, tendenza affermatasi a livello internazionale nel corso degli anni Settanta, Gianfranco Zappettini (Genova, 1939) ha saputo mantenere una sua peculiare continuità espressiva rispetto ai valori estetici di tale esperienza, che propose un’inedita mediazione operativa tra attitudine concettuale e un utilizzo non convenzionale dei mezzi artistici tradizionali. La sua coerenza operativa nei confronti di questa sua fase di ricerca, culminata con la partecipazione nel 1977 alla Documenta 6 di Kassel e nel 1978 alla rassegna «Abstraction Analytique» di Parigi, non ha tuttavia impedito all’artista di rinnovare le potenzialità espressive del suo processo di analisi pittorica, come documentato in maniera esauriente dalla sua esposizione personale alla galleria Menhir Arte Contemporanea, curata da Alberto Fiz e realizzata in collaborazione con la Fondazione Zappettini, visitabile dal 5 marzo al 30 aprile.
Le opere in mostra, presentando il lavoro degli ultimi tre anni, testimoniano infatti la fedeltà dell’autore ai presupposti teorici della Pittura Analitica che, nell’esclusione della gestualità e nell’azzeramento di ogni traccia emozionale e psicologica, disciplinavano la pittura come ricerca di un’espressione oggettiva del fare arte. In tali opere tuttavia, come in tutta la sua produzione successiva alla fase «calda» della Pittura Analitica, Zappettini mostra di declinare la sua originaria impostazione operativa attraverso nuove soluzioni tecniche e stilistiche, rigorosamente maturate all’interno di un’autonoma riflessione sul media pittorico e sul controllo dei propri mezzi espressivi. Tale ricerca si avvale infatti di un continuo ricambio di mezzi e materiali (ad esempio i wallnet, reti in fibra di vetro utilizzate nell’edilizia), mettendo in tal modo i evidenza i valori sensoriali e tattili delle superficie, da cui emerge la rigorosa struttura geometrica dell’ordito pittorico.

Gianfranco Zappettini, La trama e l'ordito n 38 2015, resine, wallnet e acrilico

Matteo Fochessati, 02 marzo 2016 | © Riproduzione riservata

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Analitico polimaterico | Matteo Fochessati

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