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La copertina del volume «Lawrence Alma-Tadema. At Home in Antiquity»

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La copertina del volume «Lawrence Alma-Tadema. At Home in Antiquity»

Alma-Tadema, maestro di ogni decadenza

Luca Scarlini

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In occasione della magnifica esposizione realizzata dal Fries Museum  di Leeuwarden nel Nord dell’Olanda, e ora spettacolarmente allestita al Belvedere a Vienna (fino al 18 giugno), con notevole cura di dettagli, prima di passare alla Leighton House di Londra (dal 7 luglio al 29 ottobre), Prestel manda in libreria un informatissimo volume biografico-critico dedicato a Lawrence Alma-Tadema, maestro di ogni decadenza, nonché pittore di grande valore.

Il volume, riccamente illustrato, inizia dall’opera prima (o quasi), un autoritratto del 1852, in cui l’artista si propone nella stessa posa di quello della maturità, conservato alla Galleria degli Uffizi a Firenze. Dalla nativa Frisia Lourens Alma, mutò il nome e trasformò il secondo appellativo in cognome, per diventare una delle personalità più in vista nel mondo britannico. Nella sua opera, amatissima quando era in vita, e poi vituperata, l’eredità pompier francese si declina in una vitalità singolare. Che si tratti di visioni dell’antico Egitto, della amata vita pompeiana (in una foto si vede il nostro prendere misure nella Domus dei Sallustii), di lampi dall’antica Grecia, come la brillante «Danza pirrica», in cui le evoluzioni dei soldati sono osservate da un attentissimo Platone, c’è sempre una intensità febbrile, come quella che si trova nelle poesie su Alessandria di Costantinos Kavafis.
La frequentazione, come scenografo e costumista con il teatro, senz’altro permette di aggiungere un brivido in più alla sontuosa, mirabile rappresentazione di «Le rose di Eliogabalo», in cui l’imperatore folle, uccide alcune cortigiane soffocandole con petali di rosa. Per quanto la messinscena sia perfetta, curatissima, e i costumi studiati, colpisce sempre in queste tele, l’improvvisa irruzione dell’azzurro del cielo e del mare, in cui tornano, con personalissimo tocco, non pochi elementi della tradizione olandese. Da qui trasse evidentemente ispirazione il giovane Gustav Klimt (come nel caso del «Teatro a Taormina» affrescato sul soffitto del Burgtheater). Non meno efficaci i ritratti familiari, come quello, intensissimo, delle figlie, dal titolo «This is our corner», conservato al Van Gogh Museum a Amsterdam.

Lawrence Alma-Tadema. At home in Antiquity, di autori vari, a cura di Elizabeth Prettejohn e Peter Trippi, 236 pp., Prestel, Monaco-Londra-New York 2017,  € 40,00

La copertina del volume «Lawrence Alma-Tadema. At Home in Antiquity»

Luca Scarlini, 23 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

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Alma-Tadema, maestro di ogni decadenza | Luca Scarlini

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