Allegretto e Ottaviano pittori d’Appennino
Un viaggio nella regione montuosa tra Marche e Umbria dal Trecento inoltrato alla prima metà del Quattrocento

Un viaggio nell’Appennino tra Marche e Umbria dal Trecento inoltrato alla prima metà del Quattrocento volto anche a essere anche una sollecitazione civica per conoscere e tutelare luoghi e artisti di alto valore, tanto più dopo il sisma del 2016. Lo propongono due mostre collegate, «Oro e colore nel cuore dell’Appennino. Due pittori a Fabriano e Gubbio: Allegretto Nuzi e Ottaviano Nelli» dal 14 ottobre al 30 gennaio 2022.
Cura il progetto un gran conoscitore dell’arte di queste terre, il docente di Storia medievale all’Università di Firenze Andrea De Marchi, coadiuvato da Matteo Mazzalupi nella sezione fabrianese e da Maria Rita Silvestrelli in quella eugubina. Allegretto (1315 ca - 1373) si vede nella Pinacoteca Civica Bruno Molajoli a Fabriano, il tardogotico Ottaviano Nelli (nato intorno al 1375 e morto nel 1444 ca) nei musei di Palazzo Ducale e di Palazzo dei Consoli a Gubbio.
L’iniziativa scaturisce da un gemellaggio tra le due città e da una collaborazione con i Musei Vaticani e conta su prestiti dall’estero, in special modo dal Musée du Petit Palais di Avignone dal quale arrivano pezzi come una Madonna in maestà «di grandioso impianto quasi neoduecentesco» di Allegretto (nella foto), un «San Girolamo nel deserto» e un raro altarolo del Nelli.
Il doppio appuntamento propone polittici, anconette, affreschi staccati, pale d’altare, dittici devozionali, ricompone temporaneamente lavori smembrati, indica itinerari. Non ultimo, in una nota i curatori invitano a «restaurare e rendere accessibili affreschi in complessi che lo necessitano» citando tra altri quelli nelleschi a San Domenico a Gubbio. I promotori sono i rispettivi Comuni e Diocesi, la Direzione regionale dei musei Umbria, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche.