Kabir Jhala
Leggi i suoi articoliTramite Twitter il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina ha reso noto che il Museo di Storia Locale della città di Ivankiv, nella regione di Kyiv, è andato in fiamme a seguito dell’invasione da parte della Russia.
Il piccolo museo custodiva nella sua collezione 25 opere di Maria Prymachenko, pittrice naïf ucraina, che secondo quanto riportato sono andate tutte distrutte.
Il museo, fondato nel 1981, sarebbe stato incendiato dalle forze armate russe: su Twitter e Telegram circola un video di un edificio avvolto dalle fiamme che secondo quanto dichiarato corrisponde alla sede del museo seppure non sia possibile verificarlo.
Prymachenko, una delle pittrici più note del Paese, è nata da una famiglia di contadini e morta a 88 anni nel 1987 dopo aver trascorso tutta la vita in un villaggio vicino a Ivankiv. Il suo lavoro attingeva alla mitologia e al folklore locale e raffigurava spesso creature fantastiche molte delle quali riprodotte su francobolli dell’Ucraina.
Nel 1970 le è stato conferito il più alto riconoscimento culturale del Paese, il Premio Nazionale. Per dare rilievo ai suoi contributi nell’ambito dell’arte folkloristica, l’Unesco ha dichiarato il 2009 l’anno di Maria Prymachenko. La più grande collezione di opere dell’artista, composta da circa 650 pezzi, è conservata nel National Museum of Applied Folk Art di Kyiv.
La distruzione del museo è stata descritta come «irreparabile» da Vlada Litovchenko, alla direzione del Vyshhorod History and Culture Reserve nella vicina Toompea.
La città di Ivankiv si trova in un punto strategico per l’incursione russa, in quanto situata tra Chernobyl (che è stata presa dalla Russia il 24 febbraio) e Kyiv. Il 25 febbraio le truppe ucraine hanno distrutto un ponte della città per fermare l’esercito russo che avanzava verso la capitale, ma ieri le immagini satellitari hanno mostrato un convoglio di veicoli russi diretti verso Ivankiv.
Crisi russo-ucraina 2022
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