Alla Estorick Collection l’aeropittore deluso
Tullio Crali, futurista della prima ora poi convertitosi alla natura
Londra. Principale istituzione britannica dedicata all’arte italiana, la Estorick Collection celebra dal 15 gennaio all’11 aprile l’opera del futurista Tullio Crali (1910-2000). Dopo aver scoperto il movimento avanguardista italiano a soli 15 anni, Crali divenne uno dei maggiori rappresentanti del Futurismo, sviluppando in particolar modo il genere dell’Aeropittura.
Affascinato dal «vasto dramma visivo e sensoriale del volo», Crali partecipò ai tentativi futuristi di tradurre l’esperienza del volo nel linguaggio pittorico sotto forma di paesaggi capovolti e vertiginose viste aeree. L’esposizione presenta oltre sessanta opere realizzate tra gli anni ’20 e ’80, tra cui un’ampia selezione delle «Sassintesi», composizioni emblematiche dell’opera di Crali nelle quali l’artista rappresenta figure rocciose, fusione di «sassi» e «sintesi».
Esposte anche opere di poesia sperimentale e le
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